AGGIORNAMENTO: Telegram sotto accusa, la risposta del CEO Pavel Durov
Avevamo già pubblicato un articolo in cui spiegavamo i dettagli dell’arresto del CEO di Telegram Pavel Durov (lo puoi trovare qui). Oggi, riportiamo un importante aggiornamento: Durov ha rotto il silenzio attraverso un messaggio nel suo canale Telegram, dove ha difeso la sua posizione e risposto alle accuse.
Le sue dichiarazioni
Pavel Durov, fondatore di Telegram, ha rilasciato un messaggio dettagliato dopo il suo arresto in Francia, (più precisamente ieri, il 5 settembre 2024 alle 22:45 ora italiana) esprimendo sorpresa per le accuse che lo ritengono responsabile dei crimini commessi da terzi sulla piattaforma. Ha sottolineato che Telegram ha un rappresentante ufficiale nell’UE per rispondere alle richieste delle autorità e ha criticato l’approccio legale usato contro di lui. Durov ha difeso la missione di Telegram di proteggere la privacy e i diritti umani, ma ha ammesso che la crescita della piattaforma ha reso più facile l’abuso da parte dei criminali.
Nel suo messaggio, Durov ha menzionato che la piattaforma rimuove milioni di contenuti dannosi ogni giorno e pubblica rapporti di trasparenza. Ha promesso di lavorare per migliorare la sicurezza di Telegram e ha ribadito che l’azienda è pronta a lasciare i mercati in cui le sue politiche non sono compatibili con i principi di libertà di espressione.